125 anni di storia della BCC di Piove di Sacco – I Like BCC
Banca Patavina BCC festeggia e rilancia i 125 anni di storia della BCC di Piove di Sacco. Tempo di anniversari e di sfide contemporanee.
Tempo di impegno sociale per difendere un patrimonio di valori e di idee, ma anche di opportunità per le comunità e i territori.
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I 125 anni della BCC di Piove di Sacco, oggi diventata Banca Patavina dopo la fusione tra i due storici Istituti di Sant’Elena e Piove di Sacco tre anni fa, sono un’occasione per rilanciare nel Veneto e in Italia i pilastri della cooperazione di credito: mutualità, socialità, solidarietà declinate negli antichi Statuti, oggi ancora vigenti nelle loro linee peculiari.
Sono questi valori che rendono le BCC ancor oggi, nel tempo della globalizzazione, del turbo capitalismo, del profitto, banche differenti.
Ecco cosa accadde. Il 2 settembre 1894, nella “Sala del Paradiso” adiacente al Duomo di Piove di Sacco, Mons. Roberto Coin, il conte Radini Tedeschi e 51 soci fondavano la Cassa Rurale. Da allora molto è cambiato, tranne i protagonisti di quell’evento: il Piovese, la Saccisica e la Banca.
“Se quest’anno festeggiamo i 125 anni di storia dell’allora Cassa Rurale di Prestiti di Piove di Sacco e i 120 anni della Cassa Rurale di Prestiti di Sant’Elena, lo dobbiamo proprio alla natura cooperativa di queste
banche. Se fossero state aziende private probabilmente sarebbero state scalate, vendute o sciolte per mancanza di interesse dei soci- afferma il Presidente di Banca Patavina, Leonardo Toson.
Invece siamo ancora qui, con un patrimonio di valori consolidato nel tempo, che ci aiuta ad affrontare le sfide di oggi”.
Nel convegno organizzato per ricordare la storica data di fondazione della Banca è stato ripercorsa la storia di questa realtà fondamentale nel territorio del Piovese, dalla difficile condizione sociale e dalla voglia di
riscatto della Saccisica alla fine dell’Ottocento fino ai giorni nostri.
Al Teatro Marconi la ricorrenza è stata celebrata con interventi istituzionali autorevoli e ricostruzioni storiche che hanno restituito il clima che ha
portato alla nascita, proprio in Veneto, delle prime Casse Rurali.
Per approfondire guarda anche il video realizzato dalla Federazione Veneta delle Banche di Credito Cooperativo sul personaggio di Leone Wollemborg, fondatore nel 1893 della prima Cassa rurale d’Italia a Loreggia, sempre in provincia di Padova.
Toni Grossi, storico e giornalista, ha tracciato un parallelismo con il presente, osservando come le Casse Rurali nacquero da una globalizzazione delle idee che attraversò l’Europa. Sono ancor oggi realtà in cui le persone vengono prima dei capitali, dove la mutua solidarietà viene messa in pratica nel concreto.
Lo storico Gianni Xodo ha ricostruito il contesto storico e sociale della Saccisica negli anni della nascita della Cassa Rurale, soffermandosi sulle condizioni dei contadini e della povera gente, come sul ruolo sociale svolto dalla Chiesa attraversata da spinte di rinnovamento, ma anche da posizioni più intransigenti.
Bianca Rosa Disarò, socia di Banca Patavina e fondatrice dell’Associazione Guariento Cultura e Arte ha tracciato un identikit dei piovesi che 125 anni fa decisero di costituire la Cassa Rurale.
Al termine dell’incontro una visita suggestiva ai luoghi in cui venne fondata la Banca, ancor oggi scrigno di arte, cultura, devozione.
Le nostre interviste a:
Leonardo Toson, Presidente banca patavina BCC;
Gianni Xodo, docente e storico;
Bianca Rosa Disarò, Associazione culturale Guariento;
Antonio de Poli, Senatore Questore della Repubblica.
Servizio e interviste di Federica Morello
Riprese ed editing Ivan Zogia