Come riconoscere se l’impresa è in salute – I Like Bcc
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Nuova normativa sulle procedure di allerta della crisi d’impresa.
Centroveneto-Bassano Banca BCC organizza un dibattito con esperti a confronto in collaborazione con l’Ordine dei Commercialisti di Vicenza
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In arrivo novità importanti per le imprese. Le nuove norme rivoluzionano concetti per lo più legati alla crisi d’impresa come concordato preventivo, fallimento, liquidazione.
Termini che vengono sorpassati nella forma e nella sostanza e che favoriscono un cambio di passo e di mentalità, a partire dall’introduzione delle cosiddette misure di allerta: un campanello di allarme per le aziende, piccole o medie, chiamate a guardarsi costantemente dentro per scongiurare il peggio quando è troppo tardi per intervenire.
Il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza in attuazione della legge 19 ottobre 2017, n. 155 (Decreto legislativo del 12 gennaio 2019, n. 14), è stato pubblicato in GU del 14.02.2019 n. 38 – Suppl. Ordinario n. 6.
Il Codice ha l’obiettivo di riformare in modo organico la disciplina delle procedure concorsuali, con due principali finalità:
• consentire una diagnosi precoce dello stato di difficoltà delle imprese;
• salvaguardare la capacità imprenditoriale di coloro che vanno incontro a un fallimento di impresa dovuto a particolari contingenze.
Con la vecchia legge infatti era il giudice a giudicare le procedure e a decidere, ora invece con la nuova normativa il suo ruolo sarà quello di vigilare e di lavorare a favore dell’impresa e in stretta collaborazione con imprenditori e professionisti; perché la crisi aziendale, questo è il salto culturale che la riforma chiede alle imprese, deve emergere spontaneamente.
Di questo nuovo sistema di regole le imprese sanno ancora poco o niente.
Se n’è parlato durante un convegno di esperti a confronto organizzato da una Banca di Credito Cooperativo,
Centroveneto Bassano Banca, alla presenza di 300 tra professionisti e consulenti d’azienda, avvocati e commercialisti.
Per fare il punto della situazione e per inquadrare i provvedimenti in logica aziendale oltre che bancaria.
Anche il sistema bancario è chiamato a vigilare sul tessuto imprenditoriale locale e in questo scenario un
ruolo fondamentale possono svolgerlo proprio le Banche di Credito Cooperativo, le banche che meglio servono il territorio e il tessuto della piccola e media impresa e le tante micro-imprese venete, oggi protagoniste di una profonda trasformazione.
Le nuove regole obbligano ad un monitoraggio costante degli indicatori di salute dell’azienda.
Il quaderno delle buone pratiche obbligherà l’imprenditore a stendere il proprio budget, a redigere piani strategici e piani prudenziali. Anche a “stressare” le proprie performance in ottica di prevedere possibili criticità.
Questo consentirà comportamenti più standardizzati, meno costi, più pianificazione, più controllo.
L’apparato formale sarà certo più complesso. Ma questo probabilmente consentirà ai tribunali di accompagnare le imprese ad un risanamento in continuità, piuttosto che alla liquidazione come accade ora nel 95% dei casi di concordato preventivo.
Le interviste di I like BCC a:
Margherita Monti – Presidente ODCEC di Vicenza e Presidente della Conferenza Permanente degli Ordini delle Tre Venezie
Flavio Stecca – Presidente Centroveneto-Bassano Banca, Credito Cooperativo
Ettore Battaiola – Cassa Centrale Banca
Danilo Galletti – Avvocato e Professore Ordinario di Diritto Commerciale Università di Trento
Servizio e interviste di Federica Morello
Riprese editing di Ivan Zogia
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