Padova trecentesca candidata a patrimonio mondiale UNESCO – I Like Bcc

Padova trecentesca candidata a patrimonio mondiale UNESCO – I Like Bcc

Padova trecentesca candidata a patrimonio mondiale UNESCO – I Like Bcc

Padova trecentesca candidata a patrimonio mondiale UNESCO – I Like Bcc

 

Da oggi sono ufficialmente al lavoro per dare un contributo concreto e innovativo alla candidatura di Padova e dei suoi affreschi del Trecento al patrimonio Unesco.

Inizia con la visita guidata ai monumenti della città, anche a quelli meno conosciuti, il percorso plenario di formazione intensiva su “Padova Urbs Picta” ovvero la tematica che farà da collante e da fine ultimo del progetto “E’ nata una stella” sostenuto da Irecoop Veneto, Banca Patavina, Confcooperative Padova e il mondo della cooperazione insieme al Comune di Padova e ai proprietari degli edifici affrescati.

Gli studenti di 8 classi (Liceo Fermi, Liceo Duca d’Aosta, Istituto Rolando da Piazzola, Istituto Ruzza, Istituto Leonardo da Vinci, Istituto Einaudi-Gramsci) sono chiamati a sviluppare otto diversi percorsi creativi sul tema della valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e identitario di Padova.

Entusiasmo, qualche prima idea e molte aspettative per studenti e insegnanti coinvolti, già dopo la prima uscita di oggi alla scoperta dei luoghi selezionati per la candidatura Unesco. A coinvolgere i ragazzi in questo percorso cittadino Giorgio Andrian, esperto UNESCO, Giuliano Pisani, esperto di Giotto, Andrea Tonello, manager di Superfly lab, che ha raccontato la storia di successo di un’azienda la quale ha puntato tutto sulla cultura.

“Per fare di Padova trecentesca la candidata più accreditata ad entrare nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco – ricorda Leonardo Toson, Presidente di Banca Patavina– è necessario mettere in campo tutte le forze della città. Uno sforzo comune – sottolinea- in cui la componente giovane e il senso di appartenenza alla propria comunità deve giocare un ruolo essenziale e stimolante per tutti”.

Il percorso di formazione e sviluppo di una cooperativa simulata nelle singole classi sarà sostenuto dall’esperienza di Irecoop Veneto insieme alla formatrice Monica Baldessarri. Gli studenti arriveranno a stabilire la ragione sociale della loro cooperativa, svilupperanno un’indagine di mercato, elaboreranno un strategia di marketing, decideranno come gestire il proprio budget per realizzare la loro idea innovativa.

“Un modo concreto e per dare la possibilità agli studenti di sperimentarsi in un progetto imprenditoriale che li veda diretti protagonisti- spiega Giovanni Sartori, Presidente di Irecoop Veneto. La possibilità di gestire il funzionamento di un’impresa cooperativa, pur se simulata, consentirà ai giovani delle scuole coinvolte di mettersi in gioco in prima persona, scoprendo il valore di prendere decisioni in modo democratico, partecipato e collaborativo”.

Le nostre interviste a:

Federica Mattarello – Irecoop Veneto;

Giuliano Pisani – Storico dell’arte;

Andrea Rizzi – Banca Patavina BCC;

Alberto Bullado – Superfly Lab;

e ad alcuni studenti coinvolti nel progetto.

“Per fare di Padova trecentesca la candidata più accreditata ad entrare nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco – ricorda Leonardo Toson, Presidente di Banca Patavina– è necessario mettere in campo tutte le forze della città. Uno sforzo comune – sottolinea- in cui la componente giovane e il senso di appartenenza alla propria comunità deve giocare un ruolo essenziale e stimolante per tutti”.

Il percorso di formazione e sviluppo di una cooperativa simulata nelle singole classi sarà sostenuto dall’esperienza di Irecoop Veneto insieme alla formatrice Monica Baldessarri. Gli studenti arriveranno a stabilire la ragione sociale della loro cooperativa, svilupperanno un’indagine di mercato, elaboreranno un strategia di marketing, decideranno come gestire il proprio budget per realizzare la loro idea innovativa.

“Un modo concreto e per dare la possibilità agli studenti di sperimentarsi in un progetto imprenditoriale che li veda diretti protagonisti- spiega Giovanni Sartori, Presidente di Irecoop Veneto. La possibilità di gestire il funzionamento di un’impresa cooperativa, pur se simulata, consentirà ai giovani delle scuole coinvolte di mettersi in gioco in prima persona, scoprendo il valore di prendere decisioni in modo democratico, partecipato e collaborativo”.

Servizio di Federica Morello

Riprese ed editing Ivan Zogia